I cittadini lucani hanno inviato una lettera aperta alla redazione del Tgr Rai Basilicata per sostenere l’iniziativa nonviolenta di Maurizio Bolognetti, avviata il 3 agosto scorso per l’istituzione del garante dei detenuti e per garantire il diritto alla conoscenza da parte dei cittadini. Di seguito la nota integrale.

LETTERA APERTA ALLA REDAZIONE DEL TGR

  • Al Caporedattore della sede Rai Basilicata, dr. Gennaro Cosentino
    Al Vicecaporedattore della sede Rai Basilicata, dr.ssa Cinzia Grenci
    Al Vicecaporedattore della sede Rai Basilicata, dr. Angelo Oliveto
    Ai giornalisti della redazione Rai Basilicata

    p.c. Alla Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Barbara Floridia
    Al Direttore del TG1, Gianmarco Chiocci
    Al direttore del Tg2, Antonio Preziosi
    Al direttore del Tg3, Mario Orfeo
    Al Signor Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Ci rivolgiamo alla redazione del Tgr Rai Basilicata, ad iniziare dal Caporedattore, dr. Gennaro Cosentino, per chiedere che si informi il pubblico radiotelevisivo delle ragioni che hanno condotto Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, a intraprendere una lunga iniziativa nonviolenta, iniziata il 3 agosto attraverso la forma del digiuno (sola assunzione di acqua), poi dello sciopero della fame (300 calorie/die) e poi ancora del digiuno.

Per i motivi ripetutamente illustrati alla redazione, l’esponente Radicale è tornato a praticare il digiuno.

Bolognetti chiede che i cittadini lucani vengano informati della risposta ricevuta dal Presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, e dal Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, in merito alla istituzione del Garante dei detenuti in Basilicata, unica regione d’Italia in cui questa figura non è stata ancora istituita, e del come e perché aveva inteso onorare e corrispondere a quelle parole.

Il Segretario di Radicali Lucani chiede che venga rispettato il diritto umano alla conoscenza, ritenendo che il servizio pubblico Rai, in quanto tale, debba sentirsi in dovere di informare i suoi utenti di una risposta tanto importante, nella quale è appalesato l’impegno formale ad istituire una figura di garanzia, che molto potrebbe fare per coloro che nelle carceri son ristretti o, come afferma lo stesso Bolognetti che dal 2010 pone la questione, per l’intera “comunità penitenziaria” (Ristretti, Agenti di Polizia Penitenziaria, ecc.).

Siamo certi che non vorrete rendervi responsabili delle gravi conseguenze che un vostro ulteriore diniego potrebbe provocare (e sta già provocando) alla salute di Maurizio Bolognetti e che già provoca alla “salute” del diritto umano alla conoscenza.

Bolognetti, come egli stesso afferma, non vi sta ricattando, nella misura in cui non c’è ricatto nel rivendicare dei diritti.

Con la presente ci rivolgiamo altresì a Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, auspicando un intervento della Commissione da ella presieduta.

La missiva in oggetto viene inoltre inviata ai direttori di testata del TG1, TG2 e TG3. Il tema e la vicenda trattati possono di certo essere oggetto di interesse delle stesse testate nazionali della Rai.

Infine, ma non ultimo, la presente viene inoltrata per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

In attesa di un vostro pronto riscontro, cogliamo l’occasione per porgervi i nostri più cordiali saluti.

i sottoscrittori